Glossario degli ingredienti

Con il nostro glossario degli ingredienti è possibile scoprire di più sulle preziose spezie ed erbe benefiche che utilizziamo per le composizioni degli infusi ayurvedici YOGI TEA®.

Ingredienti

A

Acerola

Il color rosso brillante è una caratteristica tipica dell’acerola. Questo frutto dal sapore raffinatamente acidulo, fruttato e fresco prospera soprattutto in Sud America e Giamaica, nelle gole, sulle sponde dei fiumi, sui pendii montani e ai lati delle strade. Ha una polpa particolarmente succosa ed è composto per oltre l’80% da liquido.
Utilizziamo l'acerola nel

Anice

Questa pianta annuale, con un frutto dal sapore dolciastro apprezzato già da migliaia di anni, prospera in Asia e a sud-est del Mediterraneo. Una volta l’anice veniva sacrificato agli dei, mentre oggi trova il suo posto come deliziosa spezia in torte, dolci natalizi e numerosi YOGI TEA®.
Utilizziamo l'anice nel

Astragalo

In Cina la pianta a noi nota come “astragalo” porta il nome di “huang qi”, che, tradotto alla lettera, significa “imperatore giallo” e rifletterebbe l’importanza attribuita alla pianta dall’uomo.
Utilizziamo l'astragalo nel

Angelica

L’angelica, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, cresce sulla riva di fiumi e laghi e nei prati umidi. Le api ne adorano l’odore aromatico, mentre noi ne apprezziamo il gusto aspro e dolciastro.
Utilizziamo la radice di angelica nel

Aloe vera

Cresce soprattutto nelle zone desertiche e pare che già Cristoforo Colombo la portasse in viaggio con sé: si tratta dell'Aloe Vera, dal gusto delicatamente aspro con un tocco di noci. È caratterizzata e conosciuta soprattutto per le sue foglie robuste e dentellate, che immagazzinano così tanta acqua che il “giglio del deserto” resiste per mesi senza pioggia.
Utilizziamo l'aloe vera nel

B

Bacche di ginepro

Le piccole bacche nere di ginepro sono note ai più come spezia acidula e aspra, all’inizio leggermente dolciastra.
Utilizziamo le bacche di ginepro nel

Bacche di sambuco

Le bacche di sambuco fanno parte della dieta dell'uomo da oltre 6.000 anni. Una volta cotti, questi frutti neri lucidi, chiamati anche coccole, sono perfetti nei dessert, nei succhi e, ovviamente, negli infusi. Il sapore è agrodolce e fruttato.
Utilizziamo le bacche di sambuco nel

Bacche di schisandra

L’habitat naturale delle bacche di schisandra è costituito dalla Russia, dalla Corea e dalla Cina settentrionale, dove vengono chiamate anche “wu wie zi” (“bacche dai cinque sapori”). Infatti questi frutti sferici hanno un colore rosso brillante e un sapore allo stesso tempo dolce, acido, salato, amaro e piccante.
Utilizziamo le bacche di schisandra nel

Baobab

Il baobab, chiamato anche albero del pane delle scimmie, proviene dalla savana africana. Gli esemplari più vecchi hanno più di 1.000 anni e sono considerati gli alberi caratteristici dell’Africa. Il frutto agrodolce del baobab ha un aspetto simile al frutto del cacao, ma i frutti dell’albero del pane delle scimmie hanno un sapore fruttato e aspro.

Barbabietola

La barbabietola è un’antenata della bietola marittima conosciuta già ai Romani. Questa pianta dall’intenso colore rosso cupo ha un sapore lievemente dolciastro, leggermente amaro e delicatamente terroso.
Utilizziamo la barbabietola nel

Basilico

Gli antichi Greci lo chiamavano “pianta reale”. Il basilico possiede un delizioso aroma speziato che risalta in modo ideale sia nella cucina mediterranea che negli infusi appena preparati.
Utilizziamo il basilico nel

Bergamotto

Appartenente alla famiglia degli agrumi, il bergamotto viene raccolto verso la fine dell'anno, quando il frutto risplende del suo tipico colore giallo acceso. Noto soprattutto per i suoi oli essenziali che conferiscono al tè delle leggere e piacevoli note aspro-amare, il bergamotto non a caso viene spesso definito “oro verde”.

C

Carota

Chi non conosce la carota? La sua coltivazione era consigliata già da Carlo Magno e oggi non c’è quasi nessun Paese che non metta in tavola questa radice arancione. Il suo sapore leggermente dolciastro conferisce una nota molto particolare all’infuso.
Utilizziamo la carota nel

Carruba

Il carrubo, proveniente dal bacino del Mediterraneo e dall’Asia, è una pianta della famiglia delle Leguminose. I frutti marroni allungati di questo albero che può raggiungere un’altezza di 18 metri, le carrube, hanno un sapore dolciastro e contengono semi che pesano esattamente 0,197 grammi ciascuno. Grazie a questa particolarità naturale, anticamente i semi di carrubo venivano usati come unità di misura per i diamanti.
Utilizziamo la carruba nel

Chiodi di garofano

I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali dell’Eugenia caryophyllata, noti alle nostre latitudini soprattutto come spezia per pietanze sia dolci che salate. Fanno parte delle Mirtacee e possiedono un intenso aroma speziato per il quale nell’antica Cina e in Egitto valevano il proprio peso in oro.
Utilizziamo i chiodi di garofano nel

Chlorella

Le alghe clorella esistono già da oltre 2 milioni di anni e rientrano quindi tra le piante più antiche del nostro pianeta. La clorella cresce nell’acqua dolce e il nome, tradotto dal latino, significa “piccolo verde fresco”. Al giorno d’oggi molti la conoscono come “superfood”, il cui sapore intenso ci ricorda la forza del tè verde.  

Cicoria tostata

La cicoria, con i suoi fiori azzurri, è nota anche come radicchio selvatico e cresce preferibilmente ai lati dei sentieri. I fiori di questa pianta della famiglia delle Composite indigena dell’Europa, dell’Africa nord-occidentale e dell’Asia occidentale si aprono solo per un unico giorno. La radice ha un sapore speziato-aspro e conferisce agli infusi di erbe una nota di caffè, ma senza caffeina.
Utilizziamo la cicoria tostata nel

Citronella

La citronella contiene oli essenziali e possiede un gusto deciso fresco e agre. Non è ancora chiaro di dove sia originaria questa pianta della famiglia delle Graminacee utilizzata soprattutto nella cucina asiatica.
Utilizziamo la erba limonina nel

Coriandolo

In Medio Oriente e in Asia il coriandolo, con il suo sapore leggermente dolciastro, viene utilizzato in quasi tutti i piatti, probabilmente per via del suo squisito aroma, che ricorda un piccante miscuglio di cannella, noce moscata e arancia.
Utilizziamo il coriandolo nel

Curcuma

La curcuma cresce soprattutto in Asia meridionale e nel bacino del Mediterraneo. Fa parte delle Zingiberacee ed è uno degli ingredienti principali della polvere di curry. In India la radice della curcuma, simile allo zenzero e leggermente piccante, era una delle spezie più importanti già più di 5.000 anni fa, quand’era considerata addirittura sacra.
Utilizziamo il curcuma nel

Fiori di camomilla

La camomilla, candida e pennata con fiori giallo brillante, era considerata sacra dai Germani e il fiore del dio del sole Ra dagli Egizi. Tutti conoscono il profumo caratteristico di questa pianta erbacea. I fiori hanno un sapore leggermente amaro e piacevolmente delicato.
Utilizziamo la camomilla nel

E

Echinacea

L’echinacea è una pianta selvatica che cresce in America del Nord ed era già apprezzata dagli Indiani. Può raggiungere un’altezza di 90 cm e possiede foglie color porpora. L’echinacea ha un sapore leggermente dolciastro e aspro-speziato.
Utilizziamo l'echinacea nel

Enula

Una volta l’enula, originaria dell’Asia, era una presenza fissa in qualsiasi giardino di campagna. Già nel IV secolo il cuoco romano Apicio scriveva nel suo ricettario “De re coquinaria” che questa pianta doveva essere presente in tutte le case: “Che nel condimento non manchi niente”. L’enula appartiene alla famiglia delle Composite e cresce preferibilmente in prati e campi umidi. La sua radice aromatica ha un sapore leggermente amaro ed emana un piacevole profumo.
Utilizziamo la radice di enula nel

Erba di avena verde

L'erba di avena verde fa parte della famiglia delle Graminacee e cresce ovunque ci sia un clima temperato. È formata dalle parti fuori terra della pianta dell’avena, raccolte prima della fioritura ed essiccate immediatamente. L'erba di avena verde ha un sapore gradevolmente delicato e leggermente dolciastro.
Utilizziamo l'erba di avena verde nel

Erba medica

L’erba medica è largamente conosciuta anche come alfalfa, nome che, tradotto dall’arabo, significa “padre di tutti gli alimenti”. Il periodo di fioritura va da giugno a settembre. Il sapore aromatico-speziato ricorda leggermente le noci.
Utilizziamo l'erba medica nel

Eucalipto

Il nome “eucalipti” indica un genere che abbraccia più di 600 alberi e arbusti diversi. Noi utilizziamo le foglie aromatiche dell’Eucalyptus globulus, un albero indigeno dell’Australia che può raggiungere un’altezza di 60 metri, dal rinfrescante sapore aspro e leggermente amaro.
Utilizziamo l'eucalipto nel

F

Fieno greco

Il fieno greco, fortemente speziato, cresce in Marocco, India, Cina, Africa, Australia ed Europa. Nel 795 Carlo Magno ne ordinò la coltivazione nei giardini dei monasteri, decretandone così la diffusione in Europa.
Utilizziamo il fieno greco nel

Finocchio

Il finocchio appartiene alla famiglia delle Ombrellifere ed è apprezzato da millenni in tutto il mondo per il suo aroma intenso. È originario del bacino del Mediterraneo e, con il suo sapore dolciastro e speziato, ricorda vagamente l’anice.
Utilizziamo il finocchio nel

Fiori di sambuco nero

Il sambuco è considerato da sempre un “albero magico”. Oggi gli arbusti di sambuco si trovano in tutta l’Europa centrale, riconoscibili in primavera per la vistosa fioritura bianca e in autunno per i famosi frutti nero lucido. I fiori di sambuco hanno un sapore delicatamente dolce e molto gradevole.
Utilizziamo i fiori di sambuco nero nel

Fiori di tiglio

Non li amano solo le api: anche noi abbiamo infatti imparato ad apprezzare da tempo i benefici dei fiori di tiglio. I delicati fiori del tiglio, una pianta indigena europea, si aprono a giugno. Diffondono un profumo aromatico, hanno un sapore leggermente dolciastro e contengono preziosi oli essenziali.
Utilizziamo i fiori di tiglio nel

Foglie di betulla

Si riconosce subito dalla caratteristica corteccia bianca: la betulla. Le giovani foglie vengono raccolte nei primi giorni di primavera e conferiscono alle miscele per infusi un gusto delicato, aromatico e amaro.
Utilizziamo le foglie di betulla nel

Foglie di lampone

Il lampone è un arbusto biennale i cui frutti non dovrebbero mancare in nessun piatto di frutta. Ma i frutti non sono l’unica parte che vale la pena raccogliere: l’uomo ne utilizza da sempre anche le foglie verdi per preparare bevande calde. Le foglie di lampone hanno un sapore leggermente aspro e delicatamente amaro.
Utilizziamo le foglie di lampone nel

G

Guaranà

Il guaranà è una pianta localizzata principalmente in Amazzonia che, secondo gli Indios, racchiude la forza di un’entità divina superiore. Cresce fino a 12 metri in altezza sotto forma di liana e appartiene alla famiglia delle Sapindacee. I suoi frutti rossi aranciati hanno un sapore leggermente amaro.
Utilizziamo il guarana nel

Guayusa

La guayusa appartiene al genere Ilex. Gli arbusti di guayusa crescono principalmente nella foresta pluviale dell’Amazzonia, dove possono essere coltivati fino a un’altitudine di 2.000 metri. Non esistono quasi più arbusti di guayusa selvatici, in quanto la maggior parte appartengono agli indigeni Quecha. Secondo un'antica leggenda gli arbusti erano un regalo che gli dei facevano agli indigeni per parlare con i propri antenati.

I

Ibisco

L’ibisco è originario dei Tropici e oggi, oltre che per la sua bellezza, è apprezzato per i fiori dal sapore agrodolce piacevolmente fruttato. Grazie alla vistosità dei suoi grandi fiori, lo si trova in molti giardini europei.
Utilizziamo l'ibisco nel

K

Kombucha

Il kombucha è una bevanda ricavata dalla fermentazione di tè forti con vari lieviti. È originario della Cina settentrionale ed è stato riscoperto in Europa orientale all’inizio del secolo scorso. Il kombucha ha un sapore dolce-acidulo e un aroma rinfrescante.
Utilizziamo le bevanda da kombucha essiccata nel

L

Fiori di lavanda

L’estasiante profumo della lavanda aleggia dappertutto nel bacino del Mediterraneo. Questa pianta appartenente alla famiglia delle Lamiacee è indigena di queste zone, anche se, per via della bellezza dei suoi fiori, viene ormai coltivata in tutto il mondo. La lavanda ha un sapore aspro-speziato e leggermente amaro e contiene preziosi oli essenziali.
Utilizziamo la lavanda nel

Lemon verbena

La cedrina, altro nome della verbena odorosa, è stata introdotta in Europa solo alla fine del XVIII secolo. Il suo habitat naturale è al sole dell’America meridionale. La lemon verbena appartiene alla famiglia delle Verbenacee e contiene pregiati oli essenziali.
Utilizziamo la lemon verbena nel

Lime

I lime sono i cugini intensamente aciduli dei limoni. Sono stati portati in Europa meridionale dai crociati nel Medioevo. La loro polpa è così acida che normalmente questi agrumi verdi non vengono consumati da soli, ma come ingrediente rinfrescante in bevande e pietanze.
Utilizziamo i lime nel

Limone

Fino a oggi non è ancora chiaro da dove provenga esattamente il limone, appartenente alla famiglia delle Rutacee. Si presume che sia originario dell’India settentrionale ma, grazie al suo gusto acido e rinfrescante, è diffuso in tutto il mondo da millenni.
Utilizziamo il limone nel

M

Erba mate

“L’oro verde degli Indios”, come viene anche chiamata l’erba mate, cresce in Sud America e appartiene al genere Ilex. Mate verde indica la forma più raffinata di lavorazione, che prevede la fermentazione per un mese del raccolto dal sapore fumoso-terroso e fruttato-dolce.
Utilizziamo l'erba mate nel

Macis

Il macis, chiamato anche fiore della noce moscata, è l’involucro della noce moscata. Essiccato o macinato, viene usato da millenni per insaporire. L’aroma è più delicato di quello della noce moscata, il sapore è caldo e speziato, il che lo rende particolarmente gradito nella stagione fredda.
Utilizziamo il macis nel

Malto d'orzo

L’orzo appartiene alla famiglia delle Graminacee e proviene dal Medio Oriente e dalla parte orientale dei Balcani. Il malto d’orzo ha rappresentato a lungo l’unico dolcificante conosciuto, infatti ha un sapore piacevolmente maltoso e leggermente caramellato.
Utilizziamo il malto d'orzo nel

Matcha

Il tè matcha, una volta riservato all'élite giapponese, rappresenta ancora oggi una delle varietà di tè più pregiate. Attraverso un complesso procedimento, dalle foglie della pianta del tè verde Tencha, tenute all’ombra prima del raccolto, si ottiene la sottile polvere matcha, dal colore verde brillante e dal sapore fresco e dolciastro.
Utilizziamo il Matcha nel

Mela

Nella mitologia, la mela come nessun altro frutto è simbolo di vita, fertilità e ricchezza. Originario dell’Asia, il suo albero che può arrivare fino a 15 m di altezza, nel tempo è andato espandendosi sull’intero globo dove oggi conta oltre 2.000 differenti varietà.
Utilizziamo la mela nel

Melissa

Mentre le api ne adorano i frutti ricchi di nettare, noi l’apprezziamo per il sapore agre fresco e speziato. Nel Medioevo la melissa era tenuta in così alta considerazione che doveva essere coltivata per decreto in tutti i giardini dei monasteri europei.
Utilizziamo la melissa nel

Menta piperita

L’incrocio scoperto solo nel 1696 e probabilmente casuale tra la menta d’acqua e la menta selvatica è divenuto oggi una delle piante più conosciute al mondo. La menta piperita è amatissima in tutto il mondo per il suo aroma rinfrescante e risulta leggermente e piacevolmente piccante.
Utilizziamo la menta piperita nel

Menta romana

La menta romana è una delle specie di menta più conosciute in assoluto, immancabile nelle cucine e negli orti di tutto il mondo. La pianta appartiene alla famiglia delle Lamiacee e può raggiungere il mezzo metro di altezza. Ha un sapore rinfrescante e fortemente aromatico.
Utilizziamo la menta romana nel

Millefoglie

La millefoglie, della famiglia delle Composite, è di casa in tutta Europa. Predilige rivolgere al cielo i suoi candidi fiori a ombrella nei prati e sul ciglio dei sentieri. Il sapore fresco della millefoglie ricorda piacevolmente la camomilla.
Utilizziamo i fiori di millefoglie nel

Mirtillo rosso

I mirtilli rossi appartengono alla famiglia delle Ericacee e, negli Stati Uniti, hanno un posto fisso in qualsiasi menù del Ringraziamento. Queste bacche rosso brillante appaiono tuttavia sempre più spesso anche nelle cucine di molti altri Paesi. Hanno un sapore aspro-acido e piacevolmente fruttato.
Utilizziamo i mirtilli rossi nel

Moringa

La moringa, originaria dell’Himalaya, è una pianta a crescita rapida che può raggiungere gli 8 m di altezza già nel primo anno. Ha un gusto delicatamente speziato e leggermente piccante.
Utilizziamo la moringa nel

Radice di malva

Questa pianta amante del sole fiorisce tra giugno e agosto e produce frutti dolciastri ad acheni. Appartiene alla famiglia delle Malvacee e può raggiungere un’altezza di 2 m. La radice dolciastra dell’ibisco veniva una volta utilizzata per produrre gli amati “marshmallow”.

N

Noce moscata

La noce moscata è il seme del frutto della Myristica fragrans. Possiede un aroma leggermente amaro e un po’ piccante e viene impiegata ormai da parecchi secoli come spezia. Si dice che nel Medioevo valesse addirittura il suo peso in oro. La noce moscata rappresenta tuttora una delle spezie più importanti della filosofia ayurvedica.
Utilizziamo la noce moscata nel

O

Origano

Il suo aroma corposo, leggermente amaro e piccante, rende l’origano un componente essenziale della cucina mediterranea. Questa pianta condimentaria si trova in tutta l’Europa centrale, ma è molto diffusa e amata anche in Nord America e in Asia Anteriore.
Utilizziamo l'origano nel

Ortica

Il celebre pittore Albrecht Dürer la considerava un “dono di Dio”: si tratta dell’ortica, che arriva fino a 1,5 m di altezza. Cresce in tutte le zone temperate del mondo, ai lati dei sentieri e lungo le recinzioni, nei prati e nei giardini. Grazie al suo sapore piacevolmente delicato rappresenta un ingrediente sempre più gradito di pietanze, bevande calde e smoothie.
Utilizziamo ortica nel

P

Peperoncino

I peperoncini sono solanacee annuali che prosperano soprattutto nei Paesi baciati dal sole come il Messico, l’India, la Thailandia e la Tanzania. Grazie al sapore naturalmente piccante sono una pianta condimentaria apprezzata in tutto il mondo.
Utilizziamo il peperoncino nel

Petali di girasole

Nella sua zona d’origine, il Sud America, il girasole, che può raggiungere un’altezza di cinque metri, è considerato un simbolo della forza del dio del sole. I petali giallo brillante dei suoi fiori hanno un sapore deliziosamente delicato.
Utilizziamo i petali di girasole nel

Petali di rosa

Le rose non sono apprezzatissime solo per il loro aspetto. I loro fiori contengono infatti pregiati oli essenziali e hanno un profumo che, quanto a sontuosità, ne pareggia l’aspetto. Il sapore è sobriamente dolciastro e lievemente aromatico.
Utilizziamo i petali di rosa nel

Piantaggine lanciuola

La piantaggine lanciuola è una pianta a foglia larga indigena di molte parti del mondo che preferisce crescere nei prati e ai lati dei sentieri. Il sapore della piantaggine lanciuola è leggermente salato e un po’ amaro.
Utilizziamo la piantaggine lanciuola nel

Prezzemolo

Il prezzemolo è una delle erbe più conosciute al mondo. A seconda della varietà può avere foglie arricciate o lisce dal sapore delicatamente speziato e leggermente pepato. Il prezzemolo è di casa nel bacino del Mediterraneo e alle Canarie, nonché in numerosi orti e cucine di tutto il mondo.
Utilizziamo il prezzemolo nel

R

Radice di bardana

La bardana è una pianta della famiglia delle Composite. che cresce ai margini dei boschi e nei campi. La radice della bardana viene raccolta nell’autunno del primo anno di crescita e ha un sapore deliziosamente dolce.
Utilizziamo la radice di bardana nel

Radice di ginseng

Per molto tempo il ginseng è stato considerato la “pianta dei re”, in quanto la sua crescita estremamente lenta lo rendeva inabbordabile per i più. Possono passare fino a 170 anni prima che la radice selvatica di ginseng, proveniente dalla Corea del Nord, giunga a completa maturazione e possa essere raccolta. Ha un sapore leggermente amaro e aspro.
Utilizziamo la radice di ginseng nel

Rooibos

Il rooibos, della famiglia delle Leguminose, viene coltivato fino a oggi solo sulle montagne sudafricane del Cederberg. Le piante, alte fino a due metri, vengono raccolte solo una volta l’anno. Dalle foglie si ricava il tè rooibos, la bevanda nazionale sudafricana dal sapore lievemente fruttato e leggermente dolce.
Utilizziamo il rooibos nel

Rosa canina

La rosa canina, che fa parte delle Rosacee, produce frutti rosso brillante contenenti tanti piccoli semi. In natura prospera in tutta l’Europa e l’Asia, preferibilmente in punti direttamente soleggiati. A seconda del momento della raccolta, la rosa canina ha un sapore che varia dall’acidulo-aspro al leggermente dolciastro.
Utilizziamo la rosa canina nel

Rosmarino

Il rosmarino diffonde un profumo aromatico molto intenso ed è una spezia molto amata nella cucina mediterranea. Il nome deriva dal latino “ros marinus”, che significa “rugiada marina”. Ha un gusto lievemente speziato e leggermente amaro.
Utilizziamo il rosmarino nel

S

Fungo shiitake

Ormai il fungo shiitake non è più solo un fungo da mangiare. Oggi assume una nuova importanza in altre forme di somministrazione, ad esempio come polvere macinata, e viene reinterpretato come ingrediente delle miscele per infusi. È originario dell’Asia, dove ancora oggi viene spesso definito “xiānggū”, ovvero fungo profumato. Lo shiitake è particolarmente succoso e ha un sapore aromatico e leggermente marcato.

Salvia officinale

Il nome di questa pianta dall’inebriante profumo proveniente dal bacino del Mediterraneo deriva dal verbo latino “salvare”. Per via del suo sapore fresco-speziato e leggermente amaro la salvia valeva il suo peso in oro già nell’antica Cina.
Utilizziamo la salvia officinale nel

Scorza d'arancia

L’arancia è l’agrume più coltivato al mondo. È originaria dell’Asia ed è stata introdotta in Europa solo nel XV secolo. La sua scorza contiene numerosi oli essenziali e ha un sapore fruttato analogo a quello della polpa, pur essendo un po’ meno dolce e leggermente amara.
Utilizziamo le scorze d'arancia nel

Scorza di cacao

Il cacao, originario della foresta pluviale dell’America meridionale, è famoso soprattutto per i suoi semi, l’ingrediente base del cioccolato. Ma anche il guscio del frutto del cacao emana un forte aroma dolciastro e vellutato, pur avendo molte meno calorie.
Utilizziamo le scorze di cacao nel

Scorza di limone

La scorza del frutto del limone, proveniente dall’India, ha un aroma simile a quello della polpa acidula del frutto. Leggermente amara, rinfrescante e fruttata, arricchisce soprattutto i piatti mediterranei, i dolci e le miscele per infusi di erbe.
Utilizziamo le scorze di limone nel

T

Tè verde tencha

Tencha è una delle varietà di tè più pregiate del Giappone. Le foglie di Tencha, di color verde intenso, costituiscono l'ingrediente di base del particolare tè matcha, ma rappresentano appena l'1% del raccolto di tè giapponese. La straordinaria qualità del Tencha è dovuta al laborioso processo di lavorazione, dalla stagionatura all'ombra fino all'essiccazione in appositi forni.
Utilizziamo il tencha nel

Tarassaco

Il tarassaco è una delle piante selvatiche più conosciute e diffuse. Prospera quasi ovunque possa rivolgere al cielo i suoi fiori a capolino giallo brillante. Le foglie hanno un sapore estremamente aromatico: delicatamente aspre e leggermente amare, sono perfette per insalate, smoothie e, ovviamente, deliziosi infusi.
Utilizziamo il tarassaco nel

Tè bianco

Un tempo riservato alla corte imperiale cinese, il tè bianco è tuttora considerato una delle varietà di tè più preziose al mondo per via del raffinato aroma e della complessa lavorazione. Per ottenere un chilogrammo di tè bianco occorrono infatti circa 30.000 boccioli di tè, che vengono essiccati delicatamente in particolari condizioni di luce e aria e conferiscono al tè un sapore vellutato.
Utilizziamo il tè bianco nel

Tè nero

Il tè nero, le cui foglie a differenza di quello verde vengono fatte fermentare, è ormai da secoli parte integrante della cultura del tè asiatica. Oggigiorno è annoverato tra le varietà di tè più apprezzate al mondo. Il suo alto contenuto di caffeina fa di questa bevanda piacevolmente amara e aromatica una valida e usuale alternativa al caffè.
Utilizziamo il tè nero nel

Tè nero (Assam)

Il tè Assam prospera nell’omonima regione dell’India settentrionale. Viene raccolto esclusivamente a mano e possiede un carattere vellutato, maltoso e dolce. Grazie al suo sapore fortemente speziato è una delle varietà di tè più bevute al mondo.
Utilizziamo il tè nero (Assam) nel

Tè verde

Il Sencha, uno dei tè verdi che usiamo, viene definito anche “varietà regina di tè verde”. Infatti racchiude in sé le proprietà più positive della pianta del tè verde e ha un gusto fresco e pronunciato.
Utilizziamo il tè verde nel

Tè verde al gelsomino

Il tè al gelsomino veniva consumato già ai tempi della dinastia cinese Song intorno al 1200 d.C. ed è tuttora l’infuso più amato in Cina. Coniuga il gusto vellutato e corposo dei fiori di gelsomino con il gusto delicatamente aspro del tè verde.
Utilizziamo il tè verde al gelsomino nel

Timo

Il timo è una lamiacea che l’uomo apprezza da millenni come spezia. Cresce principalmente sulle coste del Mediterraneo e possiede un aroma forte e robusto, leggermente aspro.
Utilizziamo il timo nel

V

Valeriana

La valeriana comune appartiene alla famiglia delle Caprifoliacee e cresce soprattutto sulle rive e ai margini dei boschi dell’Europa, dell’Asia occidentale, dell’Estremo Oriente e della Siberia. I suoi fiori delicatamente profumati hanno un gradevole sapore aromatico e sono ricchi di preziosi oli essenziali.
Utilizziamo la radice di valeriana nel

Vaniglia

La “regina delle spezie” vanta uno degli aromi più amati al mondo. Appartiene alla famiglia delle Orchidacee e proviene dal Messico e dall’America centrale. Per via del gusto raffinato e dell’elaborato processo di lavorazione, la vaniglia è una pianta condimentaria particolarmente preziosa.
Utilizziamo la vaniglia nel

Verbasco

Non solo le sue caratteristiche esteriori, ma anche quelle interiori fanno del verbasco un maestoso spettacolo. Cresce diritto fino a due metri di altezza e produce fiori giallo brillante dal sapore delicato e aromatico.
Utilizziamo il verbasco nel

Z